Al via la seconda edizione del Festival
promosso dalla XVII Comunità Montana dei Monti
Aurunci, con il Patrocinio del Comune di Formia
e realizzato con il contributo della Regione
Lazio L.R. 19/06. Il Festival, che vede il
coordinamento artistico di Ambrogio Sparagna
e dell’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium
Parco della Musica di Roma, prevede numerose
attività di animazione e di approfondimento
culturale. Tra le novità la possibilità di
campeggiare liberamente nell’Area del Pellegrino
(sui Monti Aurunci) e la possibilità di
partecipare al laboratorio di canto tradizionale
tenuto da Annarita Colaianni, e piccole
esibizioni con lo stesso organico nell’ambito
del calendario del Festival.
Se si cammina
sulle cime alte dei monti Aurunci si ha
l’impressione di toccare il mare che costeggia
lo splendido Golfo di Gaeta. Lo scenario è
straordinario, da mozzafiato. In questi luoghi
intrisi di storia, già a partire dall’età
classica, le popolazioni locali hanno vissuto
per secoli di pastorizia e di misticismo creando
nelle tante grotte calcaree are votive e culti
devozionali. In queste terre brulle furono
innalzati da monaci basiliani dei piccoli cenobi e
successivamente, come testimoniato nei documenti
del Codex Diplomaticus Cajetanus, redatto
a Monte Cassino nel IX secolo, si sviluppò in
una delle grotte più grandi il culto di San
Michele che ancora oggi attira migliaia di
pellegrini sul monte Altino. La tradizione
locale racconta che queste grotte furono abitate
da santi pellegrini ed eremiti che cercavano
nello spirito dei luoghi i segni della propria
ricerca spirituale. In particolare alcune
narrazioni popolari fanno riferimento ad un
giovane fiorentino proveniente da San Germano,
l’odierna Cassino, e diretto a Gaeta. Quel
giovane segnato dal fuoco del rinnovamento
religioso predicato dal Savonarola fu
probabilmente Filippo Neri il quale scelse la
grotta di San Michele come proprio letto di
pietra. Era questo il suo tentativo di “col piè
calcar le stelle”, così come recita uno dei
pochi sonetti a lui attribuiti.
Legandosi a questa antica e affascinante ricerca del “calcar le stelle“, nasce il progetto La Montagna Armonica. Un festival musicale e di cultura tradizionale che si svolge a Maranola di Formia e tra gli altipiani e le grotte sacre del Monte Altino sugli Aurunci.
Concerti in altura, letture di poemi e poesie tra le rocce, cunti e racconti di Santi e Briganti, trekking musicali, percorsi di pellegrinaggi, cibi naturali con degustazioni di prodotti tipici della pastorizia del territorio aurunco e tanto altro ancora.
Il programma di Sabato 31 prevede vari momenti di incontro, di musica, di riflessione che vedranno tutto il centro storico di Maranola animato da varie iniziative e che avranno la loro conclusione con una grande cena-concerto e una mostra mercato di prodotti tipici dell’enogastronomia locale.
Il giorno successivo, 1 settembre, allo spuntare delle prime luci dell’alba, nell’Area del Pellegrino, in località Pornito, si consumerà alle ore 5 la colazione del Pellegrino con l’accompagnamento strumentale del gruppo degli Zampognari di Maranola.
LA VIA DEL SACRO VERSO LA GROTTA DELL’ARCANGELO
Alle 6, su un percorso ripido ma di grande suggestione, a strapiombo sul Golfo di Gaeta, partirà il trekking musicale. Due ore circa di cammino, attraverso l’antico cammino del pellegrinaggio di San Michele, condurranno i partecipanti dall’Area della Ravolatra fino alla Chiesa di San Michele Arcangelo, sotto il Monte Altino a ca. 1220 di altezza. Davide Rondoni, alternandosi con i suoni arcaici e pastorali del gruppo degli Zampognari di Maranola, proporrà una serie di letture poetiche dedicate alle tematiche del cammino e del pellegrinaggio.
Al termine del trekking, nell’area adiacente la Chiesa di San Michele sarà rappresentata la seconda parte dell’Oratorio dedicato a San Filippo Neri Col piè calcar le stelle. Supramonte.
Il programma, ricco di eventi, ha un suo punto massimo con il suggestivo concerto “Supramonti, Suscipe, Domine”, che si realizzerà alle 7.30 nella Chiesa rupestre di San Michele Arcangelo dove si esibiranno i solisti e il Coro Popolare dell’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica.
Il concerto, arricchito dalle letture del poeta Davide Rondoni, è una produzione originale del Festival e avrà come parte specifica il repertorio di canti popolari dedicato ai santi taumaturghi, in particolare a San Michele Arcangelo, San Paolo, San Gennaro con riferimenti alla sacralità di un luogo ricco di altari e incavi per la raccolta dell’acqua di una fonte considerata miracolosa.